Formazione dei barman
Il governo elimini costi e burocrazia
Pubblicato il 30 Maggio 2020 | 09:15
Mentre tanti professionisti attendono di poter riprendere a pieno regime le loro attività, il governo dovrebbe favorire l’organizzazione di corsi formativi attraverso agevolazioni fiscali e burocratiche. In questo modo migliorerebbe la qualità del servizio al bar, facendo fruttare il periodo di stop obbligatorio.
L’emergenza virus non è ancora terminata, ma in ogni caso dobbiamo gestire una ripresa economica che potrà risultare ben più ardua di quella del contagio. Non parliamo di risorse economiche, quelle non potranno compensare in modo esauriente tutte le problematiche. Ciò che sarebbe utile nel nostro settore, almeno fino a quando non si torni alla normalità, consiste nell’attuare delle semplici facilitazioni amministrative, fiscali e soprattutto burocratiche. Le forze di governo dovrebbero avere il coraggio di cambiare il sistema almeno per un determinato periodo di tempo fino a che tutto non rientri nella “normalità”.
Per coloro che lavorano nel settore bar, così come in altri comparti, si prevede una mancanza di operatività e lavoro per un minimo del 50%. Cosa si può fare per tutti coloro che staranno a casa? Facciamo qualcosa di costruttivo, diamo loro la possibilità di migliorare la loro formazione in modo tale che quando il mercato tornerà ai suoi ritmi abituali potremo rilanciarci con una migliore professionalità, pronti per le sfide future e per migliorare il servizio turistico. Continua l’articolo su Italiaatavola.net


